Il CT Davide Cassani illustra il percorso della Gran Fondo 2° parte

09.03.2016

2° parte

Il CT Davide Cassani ci illustra il percorso, con suggerimenti e osservazioni:

Giunti fondo alla discesa (abbiamo percorso 88 km) si svolta a sinistra in direzione Zattaglia e si ritorna a salire. Non è il Monte Albano ma uno strappo che finisce dopo 500 metri.  Zattaglia (km. 92) Qui sì che comincia il Monte Albano. Sono 4,5 km con 300 metri di dislivello.

Il 39x21 potrebbe essere sufficiente. Abbastanza regolare per 4 km (6-7%) mentre gli ultimi 500 metri sono i più facili (2-3%).

In discesa pedalate, fate girare le gambe perché quando arriverete al ponte che pone fine alla discesa dovrete cambiare in fretta rapporto e superare uno strappo di 400 metri al 10%. Che male alle gambe……..

Casola Valsenio, 28 km all’arrivo. I  primi 12, a parte un paio di strappi sono invitanti, veloci, scorrevoli. Giunti a Riolo Terme (all’altezza dello stabilimento termale) si svolta a destra in direzione Brisighella. 3 km. con un breve strappo e poi nuova svolta a sinistra: siamo a Villa Vezzano. Ora ci dirigiamo verso Tebano dove comincia l’ultima salita: è uno strappo di poco più di 1 km; al traguardo ne mancano 9. I primi 400 metri salgono con una pendenza del 7/8% poi 100 metri in contropendenza (discesa) e gli ultimi 400 in… pendenza ( 8%) e possono fare male.

Ormai è fatta, anche i Monti Coralli sono alle spalle. Breve discesa, strappetto, (è l’ultimo, giuro) ancora leggera discesa e 6 km in piano; ariviamo a Celle; percorriamo tutta la via ospitalacci al termine della quale giriamo intorno alla rotonda e siamo sul rettilineo d’arrivo: 4 km. tutti pianeggianti e siamo arrivati.

Ora riprendiamo il percorso di medio fondo che abbiamo lasciato prima di Modigliana alla divisione dei due percorsi. A Modigliana la medio fondo fa la prima salita il Monte Casale (o monte Corno), la stessa del percorso di Gran Fondo: sono 3 km. di salita con una pendenza media del 10% e tratti al 12-13%. Il primo tratto, 1,5 km., è molto impegnativo, poi un breve falsopiano e, infine, l’ultimo tratto nuovamente impegnativo con curve e tornanti. Superato il terzo km. la salita diventa molto pedalabile: la strada si snoda per due km. lungo il crinale per poi scendere a Brisighella: la discesa è ripida, la strada consente una buona visibilità che favorisce la velocità. La distanza percorsa e la pendenza di questa salita mi impongono di mettervi in guardia: attenzione ad alimentarsi bene e, soprattutto per chi non ha mire di piazzamento, attenzione al rapporto che si usa: il consiglio  è sempre quello: alleggerire il rapporto e mantenere una cadenza adeguata.

In fondo alla discesa, passato lo stabilimento termale di Brisighella, si svolta a destra in direzione Faenza:  tre km. circa di strada di fondo valle con saliscendi e poi svolta a destra e inizia la salita del monte Carla: un salita breve, ma tosta: un kilometro e mezzo circa con pendenze che vanno dal 7 al 10% poi un  kilometro di falsopiano e si scende a picco sulla valle del Marzeno. Svolta a sinistra, in direzione Faenza. Prima di entrare in città nuova svolta a sinistra per Sarna e Brisighella dove si va ad affrontare il  Monticino.

Dai 115 mt. di Brisighella si sale. In tre km., ai 283 mt.slm di questo passo. I primi due sono  duri, l’ultimo è praticamente pianeggiante.

Quando ero professionista non so quante volte l’ho scalato, tante, tantissime. Prendevo sempre il tempo, il mio record? 5’ fino al termine del pezzo duro. Cominciavo con il 41x17 poi al quinto tornante (dove c’è la Rocca) scalavo sul 19 e dopo il tornantone sulla destra (a circa 500 metri dalla vetta) mettevo il 15, a tutta fino in vetta… Ora metto il 39x23 all’inizio e lo tolgo in cima…

Prima di imboccare la discesa  un segnale turistico rivela la presenza una di una grotta meta di molte visite: la “Tanaccia” dove sono stati rinvenuti reperti che rivelano la presenza di nuclei abitati fin dal Neolitico e dall’Età del bronzo. La zona ho un grande interesse archeologico come dimostrano gli scavi in atto a Rontana, una frazione subito sopra il Monticino.

La discesa è bella, l’asfalto ottimo mentre i tornanti permettono di avere sempre un ottima visuale. Finita la discesa si percorre la stessa strada fino a Villa Vezzano dove il percorso di medio fondo si riunisce a quello di gran fondo.

Ora ci dirigiamo verso Tebano dove comincia l’ultima salita: è uno strappo di poco più di 1 km; al traguardo ne mancano 9. I primi 400 metri salgono con una pendenza del 7/8% poi 100 metri in contropendenza (discesa) e gli ultimi 400 in… pendenza ( 8%) e possono fare male.

Ormai è fatta, anche i Monti Coralli sono alle spalle. Breve discesa, strappetto, (è l’ultimo, giuro) ancora leggera discesa e 6 km in piano; ariviamo a Celle; percorriamo tutta la via ospitalacci al termine della quale giriamo intorno alla rotonda e siamo sul rettilineo d’arrivo: 4 km. tutti pianeggianti e siamo arrivati

Com’è andata? Siete stanchi? Avete fame?  Niente paura, un bel  pasta party vi ristorerà.

A parte tutto volevo ringraziarvi. Come sapete questa Gran Fondo è nata e continua a vivere per una ragione molto semplice. Reperire fondi per due società che avviano al ciclismo decine di ragazzi e ragazze.

Nessuno percepisce nulla, tutti lavorano gratis e sono un centinaio coloro che si adoperano per rendere bella questa manifestazione.

La SC Ceretolese e la Polisportiva Zannoni in questo 2013 hanno tesserato più di sessanta ragazzi fra giovanissimi, esordienti e allievi. Abbiamo molte aziende che ci aiutano ma come potete immaginare è sempre più difficile raggiungere la somma che può permettere a queste due società di svolgere l’attività. Ed è per questo che volevo ringraziare di cuore tutti coloro che lavorano per la buona riuscita di questa manifestazione; oltre ai volontari della Ceretolese e della Zannoni un ringraziamento sentito va a quelli dei circoli che hanno sede nelle case del popolo di Marzeno e Santa Lucia: Voglio ringraziare anche l’U.C. Castebolognese e il Gruppo Cicloturistico Avis Faenza, che è rientrato  nell'organizzazione della Cassani collaborando all'allestimento della “Cassani Giovani”, la gara juniores che, dall’anno scorso,  affianca la Gran Fondo.

La presenza e l’ impegno di tutti i volontari sono indispensabili, senza di loro non sapremmo come fare.  Io ci metto il nome, un po’ di tempo e poco altro, loro ci mettono il loro tempo libero e tanta, tanta passione. Lo fanno per il ciclismo, per i giovani.

Ringrazio tutti gli appassionati che ci hanno onorato della loro presenza negli anni passati. Siete stati importantissimi e lo sarete anche quest’anno se tornerete a pedalare insieme a noi.

Un ultima raccomandazione, siate prudenti, deve essere una giornata di festa, facciamo in modo, tutti quanti, di rispettarci a vicenda e far si che resti una domenica all’insegna dello sport e del divertimento. E come mi diceva sempre mia mamma: Andate piano. E come ben sapete io l’ho sempre ascoltata.

Davide Cassani